Integralismi e fondamentalismi sono una risposta difensiva a tali conflitti; riflessione e confronto sono le alternative promosse dal Centro di Studi Interreligiosi. Il Centro ha un triplice obiettivo: ricerca, formazione, divulgazione. Nato in seno dell’Almo Collegio Borromeo – collegio di merito che vede nell’alta formazione degli allievi la sua missione primaria – propone corsi trimestrali rivolti in particolare agli studenti di storia, ma accessibili a tutti gli studenti dell'Università di Pavia e a uditori esterni che ne facciano richiesta.
Il Centro nasce nel 2019 intorno ai corsi di Storia del cristianesimo e Storia delle religioni abramitiche offerti ogni anno dal Collegio Borromeo agli allievi interni e agli studenti dell'Ateneo pavese. A questi corsi di carattere introduttivo, a partire dall’anno accademico 2020/2021, si affiancano due corsi specialistici rispettivamente dedicati a Convivenza interreligiosa e strategie di conversione nel Mediterraneo e a Chiese e teologia in età moderna e contemporanea, che completano l’offerta didattica del Centro e vedono la partecipazione di studiosi ospiti, italiani e internazionali.
Sul piano della ricerca scientifica il Centro si propone di studiare, grazie alla forte sinergia tra competenze, intenti e esperienze accademiche dei suoi membri, i contatti tra diverse tradizioni religiose in prospettiva storica, esegetico-filologica e comparatistica, movendo dalle religioni definite abramitiche – cristianesimo, ebraismo, islam – in quanto riconoscono nella figura di Abramo un riferimento comune, per aprirsi ad altre espressioni di fede religiosa.
In parallelo ai corsi il Centro organizza cicli di conferenze di carattere scientifico o divulgativo, convegni, nonché una summer school annuale di alta formazione, dedicata a figure, temi e problemi comuni alla storia delle tre religioni abramitiche, cui partecipano, in qualità di relatori o docenti, ebraisti, cristianisti, arabisti e islamologi, teologi e storici della cultura e dell’arte afferenti tanto al CSI quanto a università e centri di ricerca internazionali. Sul piano editoriale, il Centro s'impegna a raccogliere e pubblicare i risultati delle diverse attività di ricerca e alta formazione in una collana di studi in preparazione.
Per rafforzare il ruolo di osservatorio scientifico sulla storia e sulle implicazioni contemporanee delle relazioni interreligiose, il Centro è impegnato nella cooperazione con l’Università di Pavia e con prestigiosi atenei e centri di ricerca europei (LMU, Monaco di Baviera; ZITh, Università di Tubinga; EuQu, Università di Napoli l’Orientale) al fine di coordinare eventi di studio internazionali e individuare linee d'indagine e progetti di ricerca comuni.
L’arte musiva, sin dalle sue origini, rappresenta il bisogno di bellezza dell’uomo che impreziosisce con essa gli spazi che abita. L’armonia di forme e colori, nella complessità di tessere affiancate, compongono segni che insieme formano disegni.
Il logo del Centro di studi interreligiosi (CSI) riprende il significato di questa tecnica che le tre religioni abramitiche, in tempi e modi diversi, hanno usato per arricchire i propri luoghi sacri, per descrivere il lungo cammino che siamo chiamati a percorrere, all’inverso di una scia, da indefinito a finito, per trovare l’unità. La complessità delle tessere delinea la diversità religiosa, ricchezza ma anche ragione di conflitti a cui spesso la storia ha risposto con integralismi e fondamentalismi.
Il CSI ha l’ambizione di conseguire l’armonia del mosaico attraverso lo studio, la riflessione e il confronto, muovendo dalla storia delle religioni definite "abramitiche", raffigurate nel logo dal distacco cromatico, per aprirsi ad altre tradizioni culturali e religiose.
Sono aperte le iscrizioni al Curriculum in Studi interreligiosi, percorso di specializzazione interno alla nuova Laurea Magistrale in Storia globale delle civiltà e dei territori (LM 84) offerta dall'Università degli Studi di Pavia. I corsi, tenuti in collaborazione con il Centro di Studi Interreligiosi attivo presso l'Almo Collegio Borromeo di Pavia, prevedono approfondimenti storici, filologici e esegetici sulla storia delle religioni abramitiche, le conversioni religiose nel Mediterraneo, la storia dei concili e della santità nel medioevo, la storia delle chiese e delle teologie nell'Europa moderna e contemporanea. Parte del Curriculum sono anche due insegnamenti tenuti da visiting professor, dedicati all'interpretazione rabbinica della Bibbia e alla storia del pensiero teologico islamico.
Il corso di Storia delle religioni abramitiche si divide in due parti. Una prima, storiografica e metodologica, illustra le linee di fondo di una disciplina formalmente nata nell’ultimo decennio ma allo stesso tempo radicata nell’esperienza medievale e umanistica, che guarda alla storia e alle teologie di ebraismo, cristianesimo e islam come a una sola, multiforme vicenda originatasi nel cuore del Mediterraneo. Una seconda parte, monografica, è dedicata a un tema di studio volta a volta diverso (es. controversie intorno alle scritture, concezioni di riforma, ruolo delle immagini, visioni dell’aldilà), permettendo agli studenti di specializzarsi su un aspetto del confronto interreligioso attraverso la lettura e la discussione di fonti primarie.
Nel corso del seminario verranno letti, meditati e discussi scritti rabbinici essenzialmente tratti dal Midrash Genesis Rabbah. Questo midrash – una
compilazione di interpretazioni ebraiche della Bibbia – fu redatto a cavallo tra il IV e il V secolo nella Palestina governata dai Romani. Con esso i
rabbini hanno di fatto creato un nuovo genere letterario: formalmente un commentario, di fatto un libero esame teologico e “poetico” del primo libro della Bibbia. L’ambizioso obiettivo degli eruditi ebrei era quello di rifondare il giudaismo in epoca costantiniana; nei secoli successivi, attraverso la redazione di altri midrashim, i loro successori seguiranno l’esempio di Genesis Rabbah. Lo studio di questi scritti e il confronto con opere fondamentali dei Padri della Chiesa mostra chiaramente come i midrashim siano prova di un dialogo critico sì, ma sorprendentemente costruttivo, intessuto tra i rabbini e il mondo cristiano a loro contemporaneo.
Il corso Convivenza interreligiosa e strategie di conversione nel Mediterraneo, attivo dall’anno accademico 2020/2021, si concentra su programmi e tentativi di conversione rivolti sia a singoli individui, attraverso dispute interreligiose, trattatistica e appelli epistolari, sia a gruppi di persone o comunità, attuati per mezzo di progetti pedagogici, programmi di evangelizzazione o strategie di conversioni forzate o di massa. Attraverso l'analisi di casi storici relativi alla Penisola iberica, al Nord Africa e al Vicino Oriente, si esaminano diverse strategie e politiche di conversione messe in campo dall'una o altra religione nel quadro della coesistenza di ebraismo, cristianesimo e islam nello spazio mediterraneo dalla tarda antichità alla prima età moderna. I concetti di convivenza e conversione, tutt'altro che lineari e monolitici, sono discussi criticamente sulla base di dinamiche storiche e prospettive ermeneutiche offerte dalla lettura delle fonti.
Il corso di Chiese e teologie in età moderna e contemporanea, attivo dall’anno accademico 2020/2021, intende fornire agli studenti uno sguardo ampio sulle forme che, dal XVI al XX secolo, i cristianesimi svilupparono in ciò che definiamo “teologie”. Sia che si tratti di rapporti tra chiese cristiane, sia di incontri e scontri tra cristianesimi e altre religioni, la conoscenza del modo con il quale le chiese pensano è fondamentale per comprendere il loro rapporto con il mondo, gli uomini e le società.
Il corso di Storia del cristianesimo si divide in una parte introduttiva, concentrata sul lessico e sulla semantica della disciplina, per articolarsi in una trattazione cronologica ampia che va dalle origini del cristianesimo alla storia delle chiese cristiane nel Novecento, con approfondimenti tematici ogni anno distinti (es. storia del monachesimo, storia della cultura esegetica).
Il corso di Storia delle religioni abramitiche si divide in due parti. Una prima, storiografica e metodologica, illustra le linee di fondo di una disciplina formalmente nata nell’ultimo decennio ma allo stesso tempo radicata nell’esperienza medievale e umanistica, che guarda alla storia e alle teologie di ebraismo, cristianesimo e islam come a una sola, multiforme vicenda originatasi nel cuore del Mediterraneo. Una seconda parte, monografica, è dedicata a un tema di studio volta a volta diverso (es. controversie intorno alle scritture, concezioni di riforma, ruolo delle immagini, visioni dell’aldilà), permettendo agli studenti di specializzarsi su un aspetto del confronto interreligioso attraverso la lettura e la discussione di fonti primarie.
Myriam/Maria/Maryam.
Prospettive e problemi di storia interreligiosa
(2021)
La figura di Maria di Nazareth è da secoli fonte di riflessione teologica, oggetto d’indagine esegetica e riferimento devozionale. A partire dai risultati di nuove ricerche in ambito storico e filologico, il ciclo di conferenze affronta ‘narrazioni’ e concetti fondamentali relativi alla figura di Maria – la Dormitio Virginis, la nascita verginale di Gesù, l’Annunciazione, l’Immacolata Concezione, il viaggio in Egitto della Sacra Famiglia – da un punto di vista di storia interreligiosa, cioè attraverso prospettive e problemi storici che risultano condivisi, complementari o polemicamente contesi tra ebraismo, cristianesimo e islam.
Le cinque conferenze sono tenute da specialisti di letteratura cristiana antica, letteratura rabbinica, traduzioni medievali del Corano, storia del pensiero cristiano contemporaneo e storia della teologia islamica attivi presso università e centri di ricerca europei (Ginevra, Tubinga, Madrid, Pavia, Torino/Exeter), riuniti in questa occasione in un dialogo scientifico concepito come unitario e organico.
Online e aperto al pubblico, il ciclo di conferenze è organizzato dal Centro di Studi Interreligiosi presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia e conclude il corso di “Chiese e teologie in età moderna e contemporanea”, attivato entro il nuovo curriculum “Studi interreligiosi” della Laurea magistrale in Storia d’Europa dell’Università di Pavia.
Lutero, la Riforma e gli Ebrei:
fonti e ragioni di un'attitudine antiebraica
(2020)
"Turchi" ed "Ebrei" in Lutero:
il significato politico degli scritti controversistici del riformatore
(2020)
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